XV legislatura – Tornata del 13 aprile 1886
Se, per altro, interrogo non il mio interesse particolare, ma l'interesse delle istituzioni, io dichiaro altamente di essere lietissimo che questa
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di carcere e l'altra a sette, discrepanza che basterebbe di per sè sola a scuotere sella coscienza, non dico delle moltitudini già così sospettose e
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a Violare una delle guarantigie più preziose per tutti voi, non per me soltanto.
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consiglieri della Corona in quel processo: vi era il presidente del Consiglio, vi era il ministro delle finanze, vi era il ministro dell'insegnamento, ed il
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E questo documento che porta la firma di quest'agente del potere esecutivo, ossia del direttore delle Carceri Nuove di Roma, sapete, o signori, voi
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miglior senno della nazione, con più di 203 tra giureconsulti e professori delle Università italiane, una manifesta violazione delio Statuto, il quale
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Parenza chiamò usa delle più sane, moralmente parlando, ed io aggiungo una delle più patriottiche), il giorno che ottomila cittadini mi hanno eredato
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Non so veramente se, in questi tempi di trasformazione, si sia trasformato anche il valore delle parole, ed anche il nostro diritto pubblico interno
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di voi per far credere alla Camera che, quando conformasse il suo responso a quello delle urne pavesi, essa cadrebbe dalla sfera della sua azione. E da
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che contiene una menzogna che in un paese bene ordinato, perfettamente ordinato (la perfezione non è privilegio delle nostre istituzioni, né del modo
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giudice, senza grado d'appello o di cassazione, giudica della morte, giudica dell'onore, e delle proprietà, e della vita dei cittadini.
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Sbarbaro. … in un documento che è una delle origini del processo? Osò scrivere che io, che mi onoro di parlarvi, che 8000 suffragi…
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Io, per verità, mi meravigliai che un procuratore del re ed un sostituto procuratore del re venissero in prigione a farmi delle suggestioni;
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in un secolo che si pregia, delle cifre della statistica, che ritiene la statistica come criterio per distinguere il vero dal falso, in tutte le
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Quando dalla casa di un ministro delle finanze è sbucato un sicario per assassinare…
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queste comunicazioni officiose mi erano fatte dal direttore delle carceri a nome della questura, mi si disse che, se nel pubblico dibattimento io avessi
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Questi tre oltraggi ad un capitano dell'esercito morto di fame nell'ufficio delle finanze, ai due professori dell'Università, ad un presidente della
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Nè basta ancora. L'ordine del mio discorso e la necessità della difesa delle prerogative di ognuno di voi e la garanzia costituzionale che tutti ci
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l'assurdità delle colpe imputatemi, accusò di falsa testimonianza, dicendo che erano venuti non per dire la verità, ma per sfogare i loro rancori.
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Ed ho citato questo fatto per provare la possibilità che l'autorità giudiziaria diventi, per effetto delle nostre istituzioni, un istrumento d'ordine
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di tutti noi e che è al di fuori delle nostre discussioni e che, se trascinata nel fango non resterebbe contaminata, il presidente del tribunale non
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confermerebbe il mie giudizio, essendo stato quell'uomo suo amico) dicendo che quel capitano Sgarbi, che era alla dipendenza del Ministero delle finanze
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Avendo chiesto una proroga del secondo giudizio, per consiglio della mia difesa, venne il direttore delle carceri in nome del Ministero dell'interno
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La Camera deve giudicare se, nel caso mio, c'è stata una ingerenza degli uomini investiti delle alte cariche dello Stato, allo scopo di disfarsi di
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, sia un reato. Io comunicai questa mia ingenua confessione al direttore delle carceri, dipendente dal ministro dell'interno, e tanto bastò perchè
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altro con questo processo, che è un attentato appunto alla applicazione delle franchigie statutarie, a quello che, indarno fu chiamato il tribunato della
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accentramento, delle società nostre democratiche il potere esecutivo usi ed abusi per imprimere sulla coscienza dei magistrati un'immagine alterata della
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l'onnipotenza, che può acquistare un denunziante, che abbia dietro di sè gli uomini che hanno in mano il potere, ed il sentimento delle coscienze ed
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l'usurpazione delle potestà inferiori? E non spetta alla Rappresentanza nazionale, in ultima analisi, nei casi dubbi, di vedere quando è il caso che vi sia stata
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invocare con orgoglio, ha avuto questo sentimento delle sue prerogative, mentre la reazione infieriva in Europa.
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Prima di tutto bisogna osservare una cosa. Fosse anche vero (ciò che non è) che la Camera abbia semplicemente verificato i caratteri estremi delle
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, che cosa siete, se non la più alta delle magistrature, inquanto che avete il diritto di giudicare se si possa o no concedere l'autorizzazione a
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È una questione la quale tocca direttamente una delle principali prerogative del Parlamento; imperciocché, se si può intendere che il Parlamento
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qui (poiché essendo in un'assemblea politica ci dobbiamo preoccupare delle impressioni dell'opinione pubblica) che la Camera, nell'autorizzare il
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Allora sorse la questione, e si impose, prima che si imponesse all'autorità giudiziaria, al potere esecutivo. Lo stato delle cose era questo: il
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Pero dopo parecchi anni, nel 1870, in un fatto quasi simile, la Cassazione di Firenze, lungi dal piegare il capo dinnanzi alle conclusioni delle
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supremo magistrato dei conflitti, imperocché lo stato di conflitto tra due supreme autorità al di sopra delle quali non ve ne è un'altra, è sempre cosa
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15. Abolizione delle decime e di altre prestazioni fondiarie. (88)
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8. Riforma delia legge postale 5 maggio 1862 e delle leggi successive. (385)
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12. Estensione alle provincie Venete, di Mantova e di Roma della legge sulla coltivazione delle risaie. (194)
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prezzo di lavori di costruzione del palazzo delle finanze. (392)
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Accademia della crusca
